IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI di G. Bassani

 

Il romanzo “Il giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani racconta la storia di un gruppo di ragazzi nella Ferrara degli anni ’30 del novecento, in particolare la storia del narratore-protagonista e la sua amicizia con i ragazzi della famiglia Finzi-Contini, Alberto e Micòl. Sono tutti di famiglia ebraica,e pertanto si conoscono da sempre, frequentando lo stesso tempio, però vi è tra loro un grande distacco dovuto al ceto sociale, ricchissimi proprietari terrieri i Finzi-Contini, medio-borghese la famiglia del protagonista.

Il primo vero incontro tra quest’ultimo (di cui in tutto il romanzo non viene mai svelato il nome) e Micòl avviene quando, entrambi tredicenni, egli viene rimandato a matematica, per la prima volta nella sua carriera scolastica, e umiliato da tale risultato si ritrova a vagabondare in bicicletta nei pressi della villa dei Finzi-Contini. Micòl lo invita ad entrare scavalcando il muro di cinta, ma lui, ancora oppresso dal senso di colpa per l’insuccesso scolastico, e forse bloccato dalla timidezza, resta indeciso e non entra.

La parte successiva de “Il giardino dei Finzi-Contini” ci trasporta quasi dieci anni più tardi, nel 1938, a due mesi dalla pubblicazione delle leggi razziali di Mussolini, che hanno come conseguenza anche l’esclusione di tutti gli ebrei dal Circolo del Tennis di Ferrara: questa circostanza dà occasione ai ragazzi Finzi-Contini di invitare alcuni degli “espulsi”, tra cui il protagonista, ad andare a giocare nel campo da tennis della loro villa. Inizia così un periodo di spensierati pomeriggi, tra chiacchiere, partite, rinfreschi generosamente offerti dai ricchi padroni di casa, ed inizia la bella amicizia tra il protagonista e Micòl, che sfocia in un forte innamoramento da parte di lui.