RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE

 

LA RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE

 

Ognuno di noi è responsabile per le proprie azioni che cagionino un danno agli altri, sia di tipo patrimoniale (distruzione di un bene, alla quale quindi si può rimediare corrispondendo al proprietario del bene il suo valore economico), sia di tipo personale (quando cioè si causano lesioni personali, ed è evidente che in questo caso anche se il risarcimento del danno si tradurrà poi in denaro, questo avrà solo una funzione di indennizzo, ma non potrà mai equivalere perfettamente alla riparazione del danno causato).

La responsabilità giuridica può essere civile oppure penale, e ci sono differenze sia nei presupposti sia nelle conseguenze dei due tipi di responsabilità. La responsabilità civile si ha quando una persona, con un proprio comportamento doloso o colposo abbia causato un danno ingiusto ad un altro soggetto, e la conseguenza sarà che il responsabile verrà condannato ad un risarcimento economico del danno causato, e così si chiuderà la cosa.

La responsabilità penale, invece, è quella che discende dalla commissione di un reato (è necessario che il proprio comportamento corrisponda a uno di quelli tipici previsti e puniti dal legislatore), e dunque la conseguenza per il colpevole non è solo quella di dover risarcire il danno che ha causato, ma anche quella di essere punito per ciò che ha fatto, e la punizione verrà data dallo Stato sotto forma di reclusione o di sanzione economica. Questa differenza discende dal fatto che i comportamenti che costituiscono reati sono comportamenti considerati particolarmente riprovevoli dalla società, e conseguentemente lo Stato punisce chi li pone in essere perché ha violato una regola fondamentale della convivenza sociale.

 


 


Un altro aspetto da considerare è quello relativo all’aspetto psicologico di chi causa il danno, cioè l’intenzione con cui il soggetto commette l’azione. Si distingue al riguardo tra dolo e colpa. Il comportamento doloso è il comportamento volontario, cioè quello posto in essere con la cosciente volontà di commettere l’atto illecito e con la consapevolezza delle conseguenze dannose che questo avrebbe prodotto. Quindi chi ha commesso un’azione dolosa voleva porre in essere quell’azione e voleva causare quelle conseguenze dannose, o comunque sapeva che sarebbero derivate da quell’azione e ciononostante l’ha commessa. Il comportamento colposo è invece quello involontario, che discende da una mancanza di diligenza, di attenzione, perizia, prudenza, oppure dall’inosservanza di leggi o regolamenti da parte del soggetto, ma non c’è in questo caso la volontà di chi agisce di causare un danno, né consapevolezza che la sua azione causerà quel danno.

La responsabilità civile sussiste sia nel caso di comportamento doloso sia di comportamento colposo del soggetto, mentre la responsabilità penale, salvo eccezioni, discende sempre da un comportamento doloso (un reato che è punito anche se commesso con colpa sono ad es. le lesioni o l’omicidio).