TITOLO (DIVERSI SIGNIFICATI)

 

I DIVERSI SIGNIFICATI DELLA PAROLA “TITOLO” NEL DIRITTO.


Nel diritto, come sappiamo, vengono usati dei termini specifici della materia, che non sempre coincidono con quelli che abbiamo l’abitudine di usare nella vita quotidiana.

Alcuni termini assumono poi diversi significati anche all’interno della materia, come nel caso di “titolo”, e naturalmente questi significati non vanno confusi tra loro.


Vediamo quali sono:

  • Innanzitutto, titolo indica un documento nel quale è contenuto un contratto (atto pubblico, scrittura privata). Quindi, ad es. si può dire “produrre (cioè mostrare) il T. del contratto” per dire che deve essere mostrato il documento che contiene il contratto, e darne così la prova.
  • “Titolo di credito” invece è un documento che incorpora un diritto di credito (ad es. sono titoli di credito le azioni di società, gli assegni, le cambiali). Il diritto di credito può essere ceduto e fatto circolare semplicemente cedendo e facendo circolare il T. che lo incorpora.
  • Nella locuzione “titolo dell’obbligazione” indica la fonte dell’obbligazione, il fatto storico da cui essa trae origine, vale a dire contratto, negozio unilaterale, fatto illecito, ecc. a seconda dei casi.
  • Nell’espressione “contratti a titolo oneroso o a titolo gratuito” indica semplicemente una qualificazione in termini di onerosità o gratuità del contratto.
  • Nell’espressione “acquisto a T. originario o derivativo” indica la diversa modalità di acquisto dei diritti reali, che deriva o meno da un altro soggetto (a T. originario sono gli acquisti per usucapione, accessione, occupazione, invenzione, ecc…, che non vengono acquistati da un altro soggetto, mentre a T. derivativo sono gli acquisti tramite contratto o testamento, in cui l’acquisto deriva dal diritto reale di un altro soggetto che lo aveva precedentemente).
  • Nella locuzione “titolo del possesso” indica la titolarità del diritto reale di cui il possesso costituisce manifestazione, e in “possesso a titolo di” indica l’immagine del diritto cui corrisponde il comportamento del possessore (cioè il possessore si comporta come se fosse usufruttuario del bene, o titolare di una servitù di passaggio su di esso, ecc…).