IL DECAMERONE di Giovanni Boccaccio
La prima giornata è ad argomento libero, con quell’introduzione di Ser Ciappelletto che immediatamente propone il problema della religione.
La seconda giornata è quella delle novelle in cui una situazione particolarmente infelice viene ribaltata a favore del protagonista: è l’avventura complicata che si scioglie in un lieto fine, come esemplarmente accade nella più nota di queste novelle, che racconta le peripezie di Andreuccio da Perugia.
Nella terza giornata è la volta delle storie di iniziativa umana, per la quale un personaggio acquista una cosa desiderata o recupera quella che aveva perduto: e l’oggetto più di tutti desiderato è, ovviamente, quello erotico.
Infatti, la quarta e quinta giornata sono tutte dedicate all’amore nelle sue forme drammatiche e gioiose, come nelle celebri novelle della Ghismonda, di Nastagio degli Onesti e di Federigo degli Alberighi.
La sesta giornata è quella dei “leggiadri motti”, cioè delle battute di spirito capaci di evitare qualche danno o di far acquisire meriti: come capita a Cisti fornaio, a Frate Cipolla, o a Chichibio.