IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA di T. Ben Jelloun

 

PAROLE DI RAGAZZI SUL RAZZISMO

Segue una parte intitolata “Parole di ragazzi sul razzismo”, che è nata dal confronto dell’autore con i ragazzi delle scuole dove si è recato a parlare del suo libro. Sono esperienze quotidiane di discriminazione vissute dai ragazzi magrebini o francesi, che espongono le loro difficoltà, a volte a rispettare gli altri che non ci rispettano, altre volte a far capire l’errore che si cela dietro al razzismo: adesso sono loro ad “insegnare” all’autore che la realtà spesso è ben diversa dai libri e dalle buone intenzioni di chi li scrive.
Nella parte intitolata “Il montare dell’odio” si affronta il concetto di antisemitismo e la contrapposizione tra Israele e Palestina, che porta molti arabi a parteggiare per quest’ultima contro Israele: da qui il loro antisemitismo. La figlia chiede inoltre per quale motivo molti immigrati di origine magrebina non si sentano francesi a pieno titolo, pur essendo cittadini, e si interroga sull’efficacia delle politiche francesi per l’integrazione. Da qui si passa a discutere della legge francese che vieta di portare a scuola “segni che manifestano in modo ostentato l’appartenenza religiosa”, in pratica il velo per le ragazze musulmane.


L’ultima parte è intitolata “I nuovi razzismi in Italia”, ed è suddivisa in ulteriori capitoli, che trattano temi diversi, dalle politiche degli stati dell’Unione Europea in materia di immigrazione, alla paura dell’Islam