AGRIPPINA

 

Una volta imperatore, Tiberio cominciò a diventare geloso di Giulio Cesare Germanico, lo tolse dalla Germania e lo richiamò a Roma nonostante le sue vittorie strepitose sulle tribù germaniche. Era geloso anche della sua famiglia, che viveva al campo con lui ed era amatissima dai soldati. Decise di inviarlo in Oriente, dove c’erano dei disordini, in Siria, Giudea, Cilicia, Persia. Germanico portò con sé, oltre alla moglie, anche il figlio Caligola, mentre gli altri figli rimasero a Roma ospiti nella casa della nonna Antonia (madre di Giulio Cesare Germanico e di Claudio, moglie di Druso, fratello di Tiberio, già morto all’epoca).

La nostra Agrippina visse dunque nella casa della nonna, donna di grande virtù, erede della gens Giulia, fino a 14 anni, quando sposò GNEO DOMIZIO ENOBARBO (=dalla barba rossa), dal quale ebbe come figlio il futuro imperatore NERONE.


Intanto per Giulio Cesare Germanico la situazione in Siria peggiorava. Tiberio gli aveva messo accanto come suo legato Gneo Pisone, fedelissimo a lui e a sua madre Giulia. Germanico cadde improvvisamente malato, forse avvelenato da Pisone e da sua moglie Plancina, che nel frattempo, per crearsi un alibi, erano tornati a Roma. Tacito e Svetonio non dicono esplicitamente che fu delitto, ma lasciano intendere che forse si trattò di arsenico. Le ultime parole di Germanico alla moglie Agrippina furono per metterla in guardia da Tiberio, uomo falso, crudele e astuto. Lei, arrivata a Brindisi con le ceneri di Germanico, in lutto, con accanto i figlioletti, la suocera e il fratello di Germanico CLAUDIO, futuro imperatore, commosse la folla accorsa a dare l’estremo saluto al vincitore dei Germani. Il corteo di folla in cordoglio che l’accompagnava aumentava continuamente, attraverso il Salento, l’Apulia e la Campania, fino a Roma, dove seguirono solenni cerimonie funebri. Le ceneri furono poi deposte nel Mausoleo di Augusto, insieme a quelle di Marcello.


Nel frattempo, Caligola comincia a mostrare la sua particolare natura, crudele e lussuriosa, e anche il marito di Agrippina non era un modello di virtù: era infatti un violento, ladro e prevaricatore, e praticava l’incesto con la propria sorella LEPIDA (quest’ultima aveva avuto dal marito VALERIO MESSALLA la figlia MESSALINA, prima moglie di CLAUDIO).