LA CONTESSA DI CASTIGLIONE

 

A Torino tutti parlano della sua bellezza, il marito è felice degli elogi a lei e le concede tutto, accetta tutte le sue stravaganze. Vuole presentarla a Corte, e finalmente ci riesce in una serata sontuosa, dove lei riscuote un grande successo. Da allora è invitata dappertutto, frequenta balli, feste, teatri, anche il re Vittorio Emanuele II non tralascia occasione per vederla e corteggiarla. La Contessa di Castiglione sa bene che le mire del re sono di unire l’Italia sotto casa Savoia, ma sa anche che per raggiungere tale obiettivo ha bisogno dell’appoggio di una grande potenza straniera come la Francia, il che significa ottenere l’appoggio di Napoleone III.

Intanto la fama della sua bellezza sale a dismisura, con sofferenza e gelosia da parte del marito, anche perché riappare un vecchio corteggiatore (o forse amante) della Contessa, Ambrogio Doria.


Nel 1855 nasce il figlio Giorgio, che lei tuttavia non desidera e con il quale non sarà mai particolarmente affettuosa.


Nel frattempo, il Piemonte conclude alleanza con l’Inghilterra e la Francia contro la Russia per la Turchia, e i soldati sono mobilitati per la guerra di Crimea. Cavour vuole il Piemonte al fianco della Francia e dell’Inghilterra.

La Contessa di Castiglione continua la sua relazione con Ambrogio Doria, con cui spesso si ritrova alla Spezia, e di cui seduce anche i due fratelli, poi si stanca presto di tutti e tre. Nel palazzo Verasis a Torino si sente scontenta delle solite feste e dei soliti ricevimenti.