LUCREZIA BORGIA

 

IL TERZO MATRIMONIO DI LUCREZIA BORGIA CON ALFONSO D’ESTE

Nuovi pretendenti vennero scelti per Lucrezia: il Conte di Ligny, il Principe Colonna, il Duca Orsini, ma stavolta Lucrezia non si sottomise alla volontà del padre e del fratello, di cui ormai conosceva l’indole crudele, e voleva un marito che fosse forte almeno quanto loro, con un avvenire indipendente dalla famiglia Borgia. Venne infine fuori il nome di Alfonso d’Este, figlio del Duca di Ferrara, cugino per parte di madre di Alfonso d’Aragona. La casata degli Este era una grande casata, antica e potente, pur essendo feudatari della Chiesa. Il padre Ercole d’Este cominciò le trattative per paura di Cesare Borgia, che aveva preso Faenza. A Mantova in quel periodo regnava Francesco Gonzaga, sposo della sorella di Alfonso, Isabella d’Este, e in queste corti non piaceva Lucrezia Borgia, circolavano tutte le maldicenze sulla sua vita.


Lucrezia, benchè ancora addolorata per la morte del marito, volle fare di testa sua, e si impuntò: voleva un marito che la potesse proteggere insieme al suo bambino dal padre e dal fratello, che la allontanasse da Roma, che fosse il signore di una città bella, grande, ricca, indipendente.


I Borgia comunque erano contenti di questa scelta perché il Valentino riteneva che Ferrara potesse essere utile alle sue mosse in quanto vicina alla Romagna.

Chi non era affatto contento invece era proprio lo sposo: uomo sanguigno e grossolano, che amava l’artiglieria, era vedovo, se la spassava benissimo con le cortigiane, non aveva alcuna voglia di sposare Lucrezia. Intervenne tuttavia il Cardinale Ippolito d’Este, fratello di Alfonso, e l’accordo fu fatto.