3.5 Il Parlamento:10 domande e 10 risposte
1. Quale è il compito del Parlamento?
Il Parlamento è l’organo che svolge la funzione legislativa, cioè ha il compito di fare le leggi.
Inoltre, in Italia, elegge il Presidente della Repubblica. Nella nostra forma di governo, che è di Repubblica parlamentare, deve esserci uno stretto legame e collaborazione tra Parlamento e Governo, che viene chiamato “rapporto di fiducia”.
2. Che cosa significa che nel nostro Parlamento c’è il “bicameralismo perfetto”?
Significa che il Parlamento italiano è composto da due Camere (assemblee) che svolgono separatamente le stesse identiche funzioni. Queste Camere si chiamano “Camera dei Deputati” e “Senato della Repubblica”. Una legge per essere approvata deve essere votata da entrambe.
3. Quanti sono i membri del Parlamento italiano e da chi vengono eletti?
Con la riforma del 2020 i parlamentari nella Camera dei deputati sono diventati 400, e i senatori 200, ai quali vanno aggiunti i senatori a vita. Deputati e senatori vengono eletti da tutti i cittadini italiani maggiori di anni 18. I senatori a vita sono gli ex Presidenti della Repubblica e cinque cittadini italiani che hanno avuto grandi meriti per lo stato italiano, e sono nominati dal Presidente della Repubblica. La loro carica è “a vita”, quindi dura fino alla loro morte.
4. Che cosa significa “legislatura”?
Con il termine “legislatura” si indica la durata del Parlamento, il quale deve essere eletto ogni 5 anni, terminati i quali tutti i parlamentari finiscono il loro incarico, il Parlamento viene sciolto e si deve procedere a nuove elezioni. Legislatura quindi indica il periodo di 5 anni in cui rimane in carica il Parlamento. In alcuni casi, se le forze politiche non trovano tra loro un accordo per formare un Governo, il Parlamento può essere sciolto in anticipo dal Presidente della Repubblica.
5. In quali casi il Parlamento decide in “seduta comune”?
Il Parlamento decide in seduta comune, cioè deputati e senatori riuniti insieme, solo in alcuni casi: l’elezione del Presidente della Repubblica, la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica, quando egli ha commesso fatti di particolare gravità, l’elezione di un terzo dei membri della Corte Costituzionale, l’elezione di un terzo dei membri del Consiglio superiore della Magistratura.
6. Con quali maggioranze decide il Parlamento?
Il Parlamento decide a maggioranza dei suoi membri. In alcuni casi, decide a maggioranza semplice, in altri a maggioranza assoluta o qualificata. La maggioranza semplice è costituita da metà più uno dei votanti, quella assoluta da metà più uno degli aventi diritto al voto, cioè dei membri dell’assemblea (es: 400 alla Camera dei deputati). La maggioranza qualificata è una maggioranza superiore alla metà dei votanti, a seconda di quanto richiesto dalla legge: può essere dei 2/3 o dei 3/5 dell’assemblea.
7. Che cosa sono i gruppi parlamentari?
I gruppi parlamentari sono formati dai parlamentari appartenenti allo stesso partito politico. Se un parlamentare non appartiene a nessun partito (ad es. i Senatori a vita, o un parlamentare uscito dal partito con cui era stato eletto), oppure il partito non raggiunge il numero minimo per formare un gruppo (20 alla Camera e 10 al Senato), entra nel gruppo “misto”.
8. Che cosa sono le commissioni parlamentari?
Le commissioni parlamentari sono raggruppamenti di parlamentari di partiti politici diversi, scelti in proporzione alla presenza dei partiti in Parlamento, che si occupano di materie diverse, ad es. una commissione si occupa di giustizia, una di istruzione, una di salute, una di ambiente, ecc.
9. Quali sono le immunità parlamentari?
Le immunità parlamentari sono delle garanzie di indipendenza che vengono date ai parlamentari affinché possano svolgere al meglio il loro incarico. Consistono nell’insindacabilità delle opinioni e nell’immunità dagli arresti. Insindacabilità delle opinioni significa che essi, in base all’art. 68 della Cost., non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e per i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. L’immunità dagli arresti prevede che, senza l’autorizzazione della camera di appartenenza, nessun deputato o senatore possa essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né sottoposto ad intercettazioni telefoniche, né arrestato fino a che non vi sia una sentenza definitiva che accerta la sua colpevolezza, o si sia verificato un caso di “flagranza” (cioè sia stato colto sul fatto).
10. Quali sono le fasi della procedura di approvazione di una legge?
Il procedimento legislativo, o iter legislativo, si articola in diverse fasi, che sono le seguenti:
- Iniziativa
- Discussione e approvazione
- Promulgazione
- Pubblicazione (entrata in vigore)
L’iniziativa legislativa non spetta a chiunque, ma solo ai soggetti indicati nella Costituzione, che sono:
- Governo (disegno di legge)
- Ciascun parlamentare
- Consigli regionali
- CNEL
- 50.000 elettori (iniziativa popolare)
La discussione e l’approvazione della legge si possono svolgere secondo due diverse procedure, a seconda di quanto previsto dalla Costituzione, dalla legge o dai regolamenti parlamentari:
PROCEDURA ORDINARIA:
si discute in commissione (funzione referente) e si approva in aula
PROCEDURA ABBREVIATA:
si discute e si vota in commissione (funzione deliberante)
Una volta che la proposta di legge è stata approvata da una Camera, deve passare all’altra.
Se questa la modifica (attraverso gli EMENDAMENTI), il nuovo testo deve tornare alla prima Camera, affinché lo riesamini e lo riapprovi.
Questo passaggio (che si può anche moltiplicare più volte, ovviamente), si chiama NAVETTA, e allunga i tempi di approvazione delle leggi, ma garantisce anche una migliore riflessione sul contenuto di esse.
La promulgazione è la firma della legge da parte del Presidente della Repubblica, che avviene dopo che il Presidente della Repubblica ha fatto un controllo della regolarità della procedura.
Può rinviare il testo della legge una sola volta con un messaggio motivato, se ritiene che sia opportuno operare dei cambiamenti.
Il Parlamento può tuttavia riapprovare lo stesso testo senza modifiche, e il Presidente la deve necessariamente promulgare, cioè apporre la propria firma.
La fase della pubblicazione è quella finale del procedimento legislativo, quando la legge viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Entra in vigore trascorso il periodo di vacatio legis, che solitamente è di 15 giorni, ma può essere ridotto o anche più lungo a seconda dei casi.
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