CLAUSOLA DI INDICIZZAZIONE

 

Una clausola di indicizzazione inserita in un contratto lega i pagamenti relativi ad un indice dei prezzi: al variare di tale indice varieranno anche i pagamenti. Se l’indicizzazione è totale, un aumento, ad es., del 10% dell’indice dei prezzi determinerà un aumento del 10% del prezzo stabilito nel contratto, ma in genere le clausole di indicizzazione si riferiscono solo ad una percentuale dell’aumento dell’indice dei prezzi.

Una importante clausola di indicizzazione utilizzata in Italia fino al 1992 fu la “scala mobile”, con cui i salari dei lavoratori dipendenti venivano automaticamente adeguati all’inflazione. Tale provvedimento, osteggiato dagli economisti che sostengono non faccia altro che indurre una spirale inflazionistica, venne definitivamente abrogato nel 1992, dopo una serie di aggiustamenti e modifiche.

Una clausola di indicizzazione tutt’oggi molto utilizzata nei contratti di locazione li lega invece all’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati, che è un indice di prezzi calcolato dall’Istat. L’importo del contratto di locazione viene così legato alle variazioni di tale indice, e quindi in pratica aumenta in proporzione all’aumento del costo della vita calcolato dall’Istat.