CANTO DI NATALE di C. Dickens

 

Arriva poi il terzo fantasma, quello dei natali futuri, di cui non si scorge che un grande mantello nero e un dito scarno che indica le cose attorno. Egli mostra a Scrooge ciò che accadrà in futuro se non cambierà la propria vita: morirà a breve, e nessuno piangerà la sua morte, verrà derubato da quattro balordi che si spartiranno le sue vesti e le coperte del letto per rivenderle a un rigattiere.  Anche il piccolo Tiny Tim morirà, e questo smuove definitivamente l’arido cuore di Scrooge, che implora il fantasma di dargli una seconda possibilità, giurando che cambierà la sua vita.


LA CONCLUSIONE

E così sarà, naturalmente, perché la notte di Natale è magica, e tutto è possibile: Scrooge regalerà un bel tacchino grasso al suo dipendente, gli darà un aumento di stipendio il giorno dopo, farà pace col nipote, e riuscirà di nuovo a dare il giusto valore alla vita e al denaro, riscattandosi dall’avidità e dall’avarizia che lo avevano  contraddistinto fino a quel momento.