PAOLINA BONAPARTE
IL PRIMO MATRIMONIO
Il matrimonio fu celebrato nel 1797 a Monbello, insieme a quello della sorella Elisa. Gli sposi vissero a Milano per circa un anno, fino alla nascita del figlio Dermide nel 1798, poi si trasferirono a Parigi, dove Paolina iniziò una vita sfrenata e libertina. La sua sola preoccupazione in questo periodo fu di partecipare a tutte le feste mondane, sfoggiare le migliori toilettes, essere corteggiata da tutti. Iniziò ad avere una serie di amanti, e quando lo scandalo si fece eccessivo il fratello Napoleone decise di far trasferire lei e il marito a Santo Domingo, con la scusa che quest’ultimo doveva domare una rivolta che si era scatenata da anni sull’isola.
Sulla nave incontrò di nuovo Fréron, ormai invecchiato e malmesso, perso ormai il fascino di un tempo, che si recava anch’egli a Santo Domingo con un incarico di minore importanza. Giunti sull’isola, i Francesi ebbero subito ragione dei ribelli, ma purtroppo la febbre gialla colpì i soldati e anche Leclerc. Paolina in questa occasione si prodigò per tutti generosamente, ma purtroppo Leclerc morì, pronunciando le parole: ”Amo Paolina, amo la Francia.”
Paolina e il figlio si imbarcarono per tornare in Francia, e già in questa occasione Paolina cominciò a consolarsi del recente lutto, intrattenendo una relazione con il generale Humbert.
A Parigi il suo lutto durò anche meno, e Napoleone cominciò a proporle vari pretendenti per evitare che restasse sola a lungo. Questi pretendenti risultarono però tutti tropo vecchi o troppo giovani, e vennero tutti rifiutati da Paolina. Tra l’altro, essendo ancora in lutto, non poteva frequentare i salotti, e decise allora di trasferirsi in campagna nel castello del fratello Giuseppe. Qui conobbe Camillo Borghese, di pochi anni più vecchio di lei, elegante, raffinato, colto, rampollo di una famiglia ricchissima, discendente di Papa Paolo V. La sua famiglia possedeva terreni vastissimi, parchi, giardini, ville, ed erano all’epoca di idee politiche liberali, “francesi” e repubblicane, tanto che infatti il giovane Camillo si era arruolato nell’esercito repubblicano francese, e ammirava Napoleone grandemente.
Camillo aveva dunque ottime referenze a Parigi, dove conduceva una vita lussuosa, ed era amico di Giuseppe Bonaparte.