LA CONTESSA DI CASTIGLIONE

 

La Contessa di Castiglione nacque a Firenze il 22 marzo 1837 (non nel 1840 o 1843, come amava far credere) con il nome di VIRGINIA Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria, figlia del nobile Marchese Filippo Oldoini, originario della Spezia, e cugino di secondo grado di Cavour, e della fiorentina Isabella Lamporecchi.


Nel palazzo del nonno materno Ranieri Lamporecchi, celebre avvocato, Virginia visse i suoi primi anni a contatto con la società granducale. Il padre nel 1848 fu il primo deputato della Spezia al Regno di Sardegna e Piemonte e più tardi ambasciatore in Portogallo, uomo fatuo e dongiovanni, che viaggiava spesso per lavoro.

La madre Isabella amava poco occuparsi della famiglia e della bambina, preferiva i salotti, le feste e l’eleganza della Firenze dell’epoca. Virginia venne subito chiamata “Virginicchia”, o “Nicchia” (Massimo D’Azeglio), e crebbe intelligente e vivacissima, affidata alle cure del nonno avvocato che amava le arti, ed era egli stesso poeta, oltre ad essere stato per un certo periodo precettore di Luigi Bonaparte, il futuro Napoleone III. La bimba, già di meravigliosa bellezza, era insopportabilmente altera e smorfiosa, adulata da tutti e viziata. A 12 anni cominciò a frequentare la migliore società fiorentina, che sotto il buon governo del Granduca di Toscana Leopoldo II di Lorena (cui succederà Ferdinando IV), viveva in una sorta di permissività epicurea che consentiva di spendere e spandere in mezzo ai lussi e a i piaceri.


Tutti la dichiaravano la più bella bambina di Firenze, anche molto intelligente, spiritosa, briosa e portata per le lingue. Bella lo era davvero e lo rimase a lungo. Bionda, alta, figura stupenda, occhi profondi azzurri, voce soave, colta quel tanto che bastava nelle feste da ballo che comincia a frequentare, era la più elegante e la più corteggiata.