LUCREZIA BORGIA

 

Lucrezia Borgia non sospettava nulla di queste manovre. Intanto la situazione politica precipitò: nel 1494 Carlo VIII Valois, Re di Francia, decise di scendere in Italia. Passò le Alpi con un esercito ben preparato, avido di conquiste, abituato alla guerra, resistente ai disagi. La fama terribile di questo esercito corse per tutta la penisola. Orsino Orsini, comandante delle truppe pontificie alleate degli Spagnoli di Napoli (contro cui si volgevano le mire di Carlo VIII) si trovava in una difficile situazione (ricordiamo che egli era marito di Giulia Farnese, amante del papa, e dunque tra i due non correvano buoni rapporti personali, essendo entrambi gelosi della donna che dovevano dividere, senza che nessuno dei due potesse porre fine alla situazione).


L’esercito francese intanto avanzava: dal Piemonte scese in Toscana, ma Firenze resistette con Pier Capponi.

Il Re di Francia tuttavia non si sentì di attaccare il Papa, neanche quando l’Orsini decise di passare decisamente dalla sua parte. Alla fine dovette ritirarsi dall’Italia, e fare ritorno in Francia (1495).


A Pesaro intanto Lucrezia Borgia era rimasta sola, e teneva corte, a soli 15 anni, con grazia ed eleganza, sapeva farsi amare e si comportava come una vera signora del Rinascimento. Risolti tutti i problemi politici il marito tornò a Pesaro, continuando ad avere diversi incarichi retribuiti dal Papa. Lucrezia si recò di nuovo a Roma per incontrare il padre dopo tanto tempo, e qui, nei salotti del Vaticano, incontrò per la prima volta il Marchese di Mantova, Francesco Gonzaga, che era stato uno dei vincitori del Re di Francia nella battaglia di Fornovo e sarebbe poi divenuto suo cognato in quanto marito di Isabella d’Este, sorella di Alfonso, terzo marito di Lucrezia. Lei all’epoca del loro primo incontro aveva 16 anni, lui poco di più, e tra loro vi subito simpatia.