LUCREZIA BORGIA
LA FAMIGLIA D’ORIGINE E L’INFANZIA DI LUCREZIA BORGIA
La famiglia Borgia era originaria di Valenza, ed era una famiglia di antico nome che vantava grossi personaggi, uomini d’armi e di governo. La vera fortuna della famiglia iniziò però con l’elezione al soglio pontificio di Alonso Borgia, che divenne nel 1455 Papa Callisto III. Il nipote prediletto di Alonso Borgia era Rodrigo, che fu da lui avviato alla carriera ecclesiastica, di cui salì tutti i gradini fino a divenire nel 1492 Papa Alessandro VI, padre di Lucrezia Borgia. Rodrigo era astuto, accorto affarista, politico navigato, giurista preparato, esperto nelle cose ecclesiastiche, grande oratore e latinista eccelso.
Aveva un debole per le donne, e al momento dell’ascesa al soglio papale aveva già sette figli avuti da donne diverse (all’epoca la cosa non costituiva uno scandalo, era abituale tra gli ecclesiastici di rango elevato, anche se certamente non apprezzata da tutti i cattolici). Ma la donna che amò di più e che più gli restò accanto e gli diede i quattro figli prediletti fu VANNOZZA CATTANEI, che visse sempre nell’ombra, protetta ed amata da lui, pur essendo regolarmente sposata nel corso della sua vita con altri tre uomini.
I figli di Vannozza e Rodrigo erano: CESARE, detto VALENTINO, arcivescovo di Valenza, JUAN, che aveva ereditato Gandia da un fratello morto ed era destinato alla carriera militare, LUCREZIA, che viveva con una cugina del Papa, Adriana Mila Orsini, e JOFRE’, il meno amato dal padre, che lo sospettava figlio del secondo marito di Vannozza.
La madre Vannozza non viveva con loro, anche perché come detto sposata con altri uomini nel corso della sua vita, ma viveva comunque a Roma in una casa vicina a quella del Cardinale Borgia, o in estate nelle varie ville dei Borgia, di cui la preferita era quella di Subbiaco, dove nascerà nel 1480 la nostra LUCREZIA. Bellissima fin da bimba, per lei il padre avrà sempre una particolare tenerezza. Fu educata in un collegio di Domenicane, e da questa educazione le vennero senso della dignità, della religione, consapevolezza della sua posizione privilegiata.