LUCREZIA BORGIA
L’AMORE CON PIETRO BEMBO
Da Venezia intanto era giunto a Ferrara Pietro Bembo, ospite del poeta Strozzi nella sua villa di Ostellato, poeta anche lui, storico e latinista, aveva altri amici a Ferrara come Ariosto e Sadoleto. Era anche un uomo affascinante con le donne, che lo ricambiavano.
Nacque subito un’intesa con Lucrezia, che lo invitò presto ad andare a trovarla a corte, trovando in lui una corrispondenza di sentimenti che la consolavano nella sua solitudine. Alfonso infatti era sempre lontano nei domini del padre, impegnato in lunghi viaggi.
Lucrezia Borgia e Bembo iniziarono a scriversi lettere e biglietti pieni di frasi poetiche e di riferimenti letterari, sotto cui forse si poteva intuire qualcosa di diverso. Isabella, avvertita dalle dame ferraresi, sue spie, si insospettì e andò a trovare Lucrezia, ma non trovò nulla che le desse la conferma di ciò che sospettava. Invece c’era effettivamente una relazione in corso tra i due. Lucrezia non potè e non volle difendersi da questo amore nella cupezza della corte ferrarese, nella freddezza di quella grande e antica famiglia che si sentiva a lei superiore, mentre con il Bembo era libera di essere ciò che era, ciò che le era capitato di essere: una Borgia.