LUCREZIA BORGIA

 

Aveva e conservò per sempre la grazia di una adolescente perpetua: i suoi colori nordici, ereditati dalla madre lombarda, erano rinvigoriti da quelli spagnoli del padre, che le davano consistenza e calore. Era e si sentiva spagnola, ed ebbe sempre nostalgia per una terra sognata e idealizzata. Era colta e dotata per lo studio e le lingue.

A 11 anni la fidanzarono con un nobile spagnolo: CHERUBINO DE CENTELLES, di Valencia, e sembrava quindi che potesse presto tornare in Spagna, ma il fidanzamento fu sciolto in pochi mesi a favore di DON GASPARE CONTE DI PROCIDA: nel 1492 il Cardinale Borgia era divenuto Papa Alessandro VI, e ragioni politiche lo avevano spinto a scegliere questo nuovo fidanzato. Lucrezia non conosceva né l’uno né l’altro. Cresceva intanto in un clima di falsità, di intrighi, di immoralità, nella casa di Adriana Orsini, nobildonna spagnola giunta con la famiglia al tempo del primo Papa Borgia, Callisto III. Adriana Orsini aveva un figlio, Orsino, che aveva fatto sposare con Giulia Farnese, donna di antica, nobile, ricchissima famiglia, ma che era di facili costumi, e giovanissima, forse incoraggiata addirittura dalla suocera, divenne l’amante del Cardinale Borgia.

D’altronde la vita a Roma era così corrotta che nessuno si stupiva più di niente: i parenti dei Borgia erano giunti in massa dalla Spagna e, raccomandati dal Papa, avevano occupato i posti migliori. Il Cardinale Ascanio Sforza tramava perché aveva paura di perdere potere, e, cercando di legare a sé il Borgia, fece in modo che Lucrezia sposasse un suo parente, GIOVANNI SFORZA, signore di Pesaro. Quest’ultimo, di personalità scialba ma ambizioso, acconsentì, e così si sposarono per procura quando Lucrezia Borgia aveva solo 13 anni (1493), e forse non aveva neppure mai visto lo sposo. Il matrimonio coinvolse politicamente tutta le famiglie potenti d’Italia: gli Sforza, i Della Rovere, gli Este, i Gonzaga, gli Aragona, i Borgia.