LUCREZIA BORGIA

 

IL PRIMO MATRIMONIO DI LUCREZIA BORGIA CON GIOVANNI SFORZA CONTE DI PESARO

Le nozze furono magnifiche, lei era bellissima, la vediamo in un ritratto di Pinturicchio che era all’epoca incaricato di decorare le stanze del Vaticano, ma era solo una bambina, tanto che le nozze non furono subito consumate, ma si aspettò ancora qualche mese: il matrimonio fu celebrato con tanta fretta solo per motivi politici, usando Lucrezia come merce di scambio.

Intanto il Borgia, per le sue mire politiche, pur essendo legato agli Sforza (e quindi al partito filo-francese) con il matrimonio di Lucrezia cercava di avvicinarsi anche agli Aragona di Napoli, tramite FERRANTE, che però morì. Fece allora sposare il figlio Jofrè, 13enne, alla nipote di Ferrante, Sancha, di 16 anni.

Nel frattempo il marito di Lucrezia, Conte di Pesaro, era inquieto perché il matrimonio non era ancora stato consumato, la sposa continuava a vivere a Roma, e lui non aveva ancora ricevuto nessuno dei benefici economici che si aspettava dal matrimonio. L’occasione di una pestilenza a Roma convinse infine il Papa a lasciar andare a Pesaro Lucrezia con il suo seguito, costituito da Adriana Orsini e Giulia Farnese (e forse era quest’ultima, sua amante, che il Papa non voleva si allontanasse da lui).

Giovanni Sforza, uomo pavido ed insicuro, non sapeva come comportarsi con i suoi parenti milanesi filo-francesi, né con il papa suo suocero, suo padrone (Pesaro era feudo della Chiesa), che ora era diventato filo-aragonese. Il papa per stringerlo a sé lo fece capitano di un reggimento napoletano con il relativo introito. Lui accettò, ma al contempo divenne una spia al soldo dei suoi parenti filo-francesi.