AGRIPPINA

 

Nel 49 D.C. dunque si sposarono, e da questo momento Agrippina diventò la padrona assoluta dell’impero romano. Claudio venne emarginato, tutto l’ordinamento dello stato venne ribaltato (Tacito), i suoi oppositori vennero eliminati uno ad uno. Gli storici (Tacito, Svetonio, Giovenale, Plinio) nonostante il loro inconfessato maschilismo devono ammettere che Agrippina assicurò a Roma e all’impero anni di pace e di buongoverno.


Uno dei suoi primi atti fu di far sposare suo figlio Nerone con OTTAVIA, figlia di Claudio e Messalina, la quale era già promessa a SILANO, uomo molto amato e stimato da Claudio. Nel timore dunque che quest’ultimo potesse nominare Silano come suo erede, avendo invece tale ambizione per Nerone, riuscì a farlo condannare per l’incesto con sua sorella GIUNIA CALVINA, ottenere così il matrimonio tra Nerone e Ottavia, e risolvere i problemi dinastici. Claudio infatti le promise che avrebbe attribuito a Nerone gli stessi onori e la stessa importanza di suo figlio Britannico.


Agrippina capì di doversi anche circondare di amici e persone fidate, e chiamò di nuovo a corte SENECA, che aveva frequentato all’epoca del salotto di Pasieno Crispo, e che attualmente era in esilio in Corsica. Lì il filosofo soffriva, e implorava continuamente di poter essere riammesso a Roma. Agrippina lo fece richiamare come precettore del figlio Nerone, commettendo un grosso errore di cui purtroppo si accorgerà troppo tardi. Era tra l’altro la prima volta che ad un nobile romano veniva dato un precettore non greco: Agrippina aveva capito che il fascino della Grecia era finito.

In questo periodo divenne l’amante di Pallante, il liberto di Claudio, perché i legami e le complicità tra di loro crescevano di giorno in giorno. Ella era inoltre ambiziosissima, per il figlio Nerone, ma anche per se stessa, e Pallante era in quel momento il personaggio più influente a corte: inevitabile che si legasse a lui sempre più, anche per convincerlo a consigliare anch’egli a Claudio di adottare Nerone, com’era costume tra gli imperatori per designare il proprio successore. Ciò tuttavia incontrava un ostacolo in Britannico, figlio di Claudio.